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Scilla è una caratteristica località della costa calabra affacciata sul mar Tirreno, all'imbocco dello Stretto di Messina, denominata Costa Viola per la colorazione che il mare assume in particolari momenti della giornata. Il Comune di circa 5500 abitanti e con una superficie di 43,68 kmq. è composto da quattro quartieri: i due rioni marinari, Chianalea e Marina Grande, ed i due rioni posti più a monte, San Giorgio ed Jeracari, quest'ultimo di recente costruzione. Inoltre fanno
parte del Comune tre frazioni: una, Favazzina, è posta sul mare a 5 km. dal capoluogo, le altre due sono montane, Melia e Solano Superiore, rispettivamente a 600 mt. e 850 mt. sul livello del mare.
San Giorgio, anticamente abitato da agricoltori, rappresenta oggi il nucleo commerciale della cittadina. Il belvedere di piazza San Rocco, dal nome dell’omonima Chiesa, si erige a 72 mt. sul livello del mare offrendo allo "spettatore", tra i suggestivi panorami, gli sfumati colori dei tramonti, i toni cangianti delle acque, l’orizzonte sul quale appaiono poggiate le isole dell’arcipelago delle Eolie e l’estremità sicula di Punta Faro. All’estremità sud-ovest della piazza San Rocco è collocata la statua del pescespada, opera dello scultore scillese Pirrotta, poco distante dallo storico quartiere di Bastia, abbarbicato sul vallone Livorno. Le caratteristiche ed agglomerate abitazioni delle vie Umberto I e R. Piria , riconducono alla casa dell’omonimo chimico scillese, edificio risalente al 1700, dall’interessante portale di pietra. Dislocate in vari punti del quartiere si trovano, inoltre, le chiese del Rosario e di San Giovanni ed i resti dell’antico Convento dei Cappuccini , oggi coperto dalla villa comunale. Inoltre è da ricordare il monumento ai caduti in guerra , sempre ad opera del Pirrotta.
jeracari, un tempo costituito da estensioni territoriali dedite alla coltura della vite e degli alberi da frutta, ha subito negli ultimi decenni una radicale trasformazione essendo oggi una zona prettamente residenziale che ospita l’unica struttura sportiva della cittadina, il campo di calcio.
Chianalea, per lo più abitato da pescatori, è molto pittoresco. Le viuzze, i vicoli e le case addossate le une alle altre arrivano a lambire le onde del mare, creando scorci poetici di suggestiva bellezza. Definita da molti la piccola Venezia, sembra che emerga dalle acque ed il profumo del mare qui è molto intenso. Il quartiere, dalla familiare intimità, dà al visitatore l'impressione di entrare in ogni casa, unite tra loro da arcate, captando i profumi della cucina tipica. Esplorando il quartiere, inoltre, si possono ammirare numerose fontane, alcune edicolette votive e tante scalinate. Tra gli edifici da apprezzare bisogna segnalare il Palazzo Scategna ( XV sec. ), la Chiesa di S.Maria di Porto Salvo ( del 1730 e ricostruita dopo il terremoto del 1908), il Palazzo Giordani ( del 1543), la Casa Ruffo ( XIV sec.), la Villa Zagari e la Chiesa di San Giuseppe.
Marina Grande, nei tempi passati approdo della flotta scillese, era il quartiere commerciale. Scilla, città marittima, manteneva rapporti commerciali con Venezia e Trieste ed altre località marinare, dalla spiaggia delle Sirene di Marina Grande partivano le "feluche", caratteristiche imbarcazioni dalla facile manovrabilità che tirate a secco agevolavano le operazioni di carico e scarico. Ai giorni nostri, il rione è il centro della vita turistica, ricco di caratteristici locali che circondano il lungomare, con il suo arenile di oltre 800 metri, frequentatissimo dai bagnanti nei mesi estivi. Caratteristico il piccolo borgo di Spirito Santo, che prende il nome dall'omonima Chiesa tardobarocca del 1752. Nelle vicinanze della Chiesa vi è il Palazzo Ruffo.
Favazzina, la più piccola delle frazioni e la più vicina, a circa 5 km., sorge tra gli agrumeti vicino la foce dell’omonima fiumara. Il piccolo centro rivierasco sorge nel tratto in cui la montagna si scaglia in maggior misura verso il mare e le sorgente sono assai laute di ottime acque. Le montagne circostanti sono lavorate a terrazze e coltivate a uva zibibbo ed ad agrumi. Tipico della zona il Verdello, pregiata qualità di limone. Tra i monumenti, la cinquecentesca chiesa di S.Croce, i ruderi di un antica filanda e di una fabbrica di cera ( XIX sec. ), e antichi mulini abbandonati. Sulla vecchia strada che portava a Solano ritroviamo i ruderi di una cartiera e di una centrale idroelettrica.
Melia, la prima delle frazioni montane posta a 600 mt. sul livello del mare ed a circa 10 km dal centro di Scilla. Originario insediamento sfiorato dall’antica via Popilia (strada romana risalente all’anno 128 a.C. che collegava Roma con la Calabria e la Sicilia congiungendosi nei dintorni di Capua con la via Appia). L’abitato sorge su di un sperone in un ridente altopiano attorniato da boschi di castagni. Incantevoli panorami si possono guardare con ammirazione dalla strada provinciale che, lasciata Melìa, collega Scilla con l’Aspromonte. Nei pressi del borgo sono la sorgente di Paole Re ( il principe Ruffo che fece costruire la fontana) la cui acqua è nota per le sue proprietà, e le Grotte di Tremusa., risalenti al Pliocene, sono meta ideale per scampagnate. Sulle pareti di natura carsiche si resta affascinati nell’ammirare molte conchiglie, stalattiti e stalagmiti. Inoltre nel centro dell’abitato si può apprezzare il monumento ai caduti in guerra, opera dello scultore scillese Carmine Pirrotta.
Solano Superiore, è la frazione più lontana dal centro cittadino, posta a 850 mt. sul livello del mare, inserita in una zona collinare e boscosa, in cui l’antica via Popilia raggiungeva la sua massima altitudine. Qui, in località Forche, recenti scavi hanno portato alla luce reperti risalenti al II secolo a.C..