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La "Nuova" Filodrammatica

Nell'estate 1968 nasceva lo "Nuova Filodrammatica Scillese", ad opera di un gruppo di volenterosi, a cui va il merito di aver fatto rinascere un'attività che certamente nei decenni passati aveva fatto di Scilla un punto di riferimento importante nel campo teatrale. Basti pensare alla prima Filodrammatica Scillese degli anni '20, a quella successiva degli anni '40, ed ultima in ordine cronologico quella degli anni '50-'60.

Da ciò emerge abbastanza chiaramente lo vocazione degli scillesi verso il teatro come mezzo espressivo e comunicativo oltre che come fattore culturale ed artistico. A noi pare che questa vena per l'arte, sia insita in ogni scillese, basti pensare alle decine di artisti che danno lustro a Scilla con le loro opere, o ai pochi artigiani che sono rimasti quasi a monito di tanti giovani che non hanno preso coscienza di questa ricchezza potenziale che oggi fa dell'artigianato uno strumento oltre che economico anche di recupero culturale ed espressivo di una comunità.  Per tornare al discorso della "Nuova", a nostro avviso, questa attività che agli inizi degli anni '60 sembrava volesse morire, trova una sua precisa collocazione nella storia di Scilla.

Con questo certamente non vogliamo fare del facile trionfalismo, ma vogliamo semplicemente sottolineare lo motivazione che ha dato vita e continua a darne a questa attività, che pur se porta con se tutti i limiti, ambientali, culturali e strutturali, ha tuttavia lo consapevolezza di offrire a Scilla un servizio, che non sia fine a se stesso o di mero alienazione nei confronti della realtà, ma che, vivendo come singoli e come Gruppo una realtà non certamente ideale, sappia offrire un contributo libero da ogni forma di schematismo ideologico, per una crescita culturale e sociale dell'ambiente. E' su questa strada che si è mossa lo Filodrammatica, riscuotendo consensi e critiche. Ciò non può che essere un fatto positivo, in quanto dimostra che. i lavori rappresentati nel corso di questi dieci anni, sono stati oggetto di discussioni e di approfondimento. Cogliamo l'occasione del decennale per offrire a quanti in questi anni ci hanno seguito, stimolato, incoraggiato, una breve retrospettiva di questo spezzone di storia Scillese nella speranza di sensibilizzare sempre di più quanti amano il teatro, ed in particolar modo le Amministrazioni Comunale e Regionale, in quanto crediamo che spetta proprio a questi Enti preposti alla gestione della cosa pubblica, farsi carico di quel discorso di recupero culturale, in un contesto di promozione e di riscatto della popolazione calabrese, affinchè si diano i mezzi necessari a non essere più oggetti di storia, ma soggetti vivi di una storia nostra che ci appartiene e che dobbiamo sempre di più radicarla nello coscienza di ogni calabrese.

Testo tratto da una pubblicazione del 1978