Mitologia | Storia | Scillae Civitas | Personaggi | Archeologia |
Antonia Assunta Paladino Brancacci ,Sindaco di Scilla
.
Grandezza è Grazia dell’esserci legata inscindibilmente alla vita terrena, che corre tra la nascita e la morte, impossibile da scambiare con la fama acquisita dalle opere, ma conservabile solo tramite il ricordo di altri e di altre che tornano a parlare di noi, delle parole che abbiamo pronunciato , dei gesti che abbiamo compiuto. ( Vita activa.) Hanna Arendt
Scilla vanta il primato di avere avuto negli anni 50 , una delle prime donne elette in Italia alla carica di Sindaco, la Dott. ssa Paladino . È difficile riuscire ad affrontare un aspetto alla volta della sua esistenza dove ogni attività l’ha vista protagonista della vita sociale e protagonista al servizio della collettività identificata di volta in volta con le fasce deboli o comunque provate dagli anni del dopoguerra .
Nasce a Scilla il primo Febbraio del 1920, da Rocco Paladino, imprenditore e commerciante di legname e da Adelaide Drommi, casalinga.
Compie gli studi fino alla quarta elementare a Scilla e continua poi , fino al secondo anno di Università a Messina trasferendosi poi a Torino dove si laurea in medicina il 9 Luglio del 1943. Non può raggiungere la propria famiglia subito visto che gli americani il 10 Luglio sbarcano in Sicilia e le comunicazioni con il Sud vengono interrotte. Si ferma a Baldissero Torinese, e intesse,tra il 43 e il 45, una profonda amicizia che rimarrà per tutta la vita, con Lea Luzzati Segre poetessa Torinese, una poetessa particolare,rifugiata, nell’Istituto in cui la Paladino opera come medico e che l’aiuta nei momenti più difficili che la Nazione conosce, sono gli anni della resistenza civile, in cui si scolpiscono dolori e memorie che la stessa Segre non mancherà nella sua poesia di ricordare.
Sono anni in cui, La Dott,ssa Paladino, come recita la sua scheda di presentazione alle liste della DC, prende parte alla lotta clandestina, che i giovani dell’ A.C. condussero, in sostegno della lotta partigiana.
Giunge a Scilla solo nel 46 e da quel momento in poi si dedica oltre che alla professione di medico, alla politica che per lei, iscritta la movimento dei laureati cattolici, FUCI, è anche una missione. La sua attività professionale non si svolge dietro una comoda scrivania ma a contatto con le situazioni più critiche che dal 46 cominciano a essere presenti nel Sud e che nel corso degli anni vedranno il consolidarsi della questione meridionale. Comincia ad interessarsi di alcuni problemi sociali e soprattutto della situazione della donna in Calabria, si specializza nel contempo in psicologia clinica e collabora con l’istituto di Osservazione minorile del ministero di Grazia e Giustizia e poi con il centro medico psicopedagogico dell’ente Nazionale per la protezione morale del fanciullo, ENPMF, di cui diviene direttrice. Altro impegno sociale di notevole rilievo fu quello di fare parte della federazione italiana contro la tubercolosi. Dal 1950 ha l’incarico dal tribunale ecclesiastico di Reggio Calabria di consulente peritale, e insegna anche presso i corsi di criminalità infantile e di differenziazione didattica. Nel contempo l’incarico di delegata regionale e della democrazia cristiana la porta ad essere eletta nel consiglio nazionale della stessa democrazia cristiana nel movimento femminile nel quale rimane per quasi 25 anni . Questi impegni ed interessi nel sociale furono, negli anni, coltivati dalla Dott. ssa Paladino che divenne sindaco di Scilla nel 1952 per la democrazia cristiana. Amministrazione di breve durata, solo diciotto mesi. La dott.ssa Paladino, appena insediatasi comunica una serie di finanziamenti dalla Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento di alcune opere pubbliche a Scilla. All’attività politica locale della Sindaco fa sempre capolino l’attività di delegata provinciale per lo scudo crociato e la sua partecipazione a convegni su tematiche di politica sociale , come i diritti delle donne o dell’assistenza alle persone anziane. Riceve a Scilla nel 1953 , Clara Boothe Luce, che arriva per l’inaugurazione del villaggio UNRRA, United Nations Relief and Rehabilitation Administration, costruito con i fondi statunitensi; l’americana viene ricevuta oltre che dalla Sindaco Paladino dal presidente della provincia Tropea,da Mons. Ferro e da alcuni esponenti politici locali .Boothe Luce non è una donna qualsiasi e la sua attività in Italia ha chiari intenti politici anticomunisti.
Nominata ambasciatrice da Eisenhower, è la prima donna americana a svolgere incarico diplomatico in un paese estero. Riceve in Italia molti onori ma anche molte critiche da coloro che la accusano d’interferire con gli affari domestici italiani. Il suo ruolo oggi è in un certo senso paragonabile all’incarico e ai viaggi di Condolezza Race. Durante il giugno del 1954 viene pubblicata dai giornali locali la notizia del finanziamento per un’altra ricostruzione quella della chiesa madre di Scilla , in questa foto l’incontro tra la Dott.ssa Paladino e il ministro Emilio Colombo, all’epoca sottosegretario ai Lavori Pubblici proprio per l’approvazione di questo progetto .
Il giornale d’Italia del 15/6/54 titola: Dopo 46 anni sarà ricostruito il Duomo di Scilla, e nell’articolo che segue si fa riferimento all’operato congiunto della Sindaco con l’Arciprete Don Santo Bergamo. Anche la Gazzetta del Sud e la Voce di Calabria riportano la notizia , che viene accolta con gioia dalla gente a tal punto che vengono fatte suonare a festa le campane che da alcuni anni ormai erano inattive proprio perché il tempio era inagibile .Sugli stessi giornali venne data notizia della galleria d’arte da allestirsi nella sala consiliare di Scilla ,diversi artisti danno la loro adesione : tra questi Guttuso, Ciordo Mazzullo; Marino , Omiccioli, e Monteleone,autore quest’ultimo della Madonnina del mare,fatta collocare dalla Dott.ssa Paladino nella roccia del castello.
La domenica della sua collocazione è destinata a rimanere tra gli eventi culturali e di fede più grandi di quel periodo: Monsignor Ferro, viene accolto calorosamente da tutta la comunità e dalla Sindaco Paladino ,dopo il suo discorso, l’arciprete Don Santo Bergamo legge il messaggio del Papa, con la sua benedizione. Il 9- 12- 54 la dott.ssa Paladino lascia l’attività politica, e passa a nuovi impegni e passioni rimanendo fedele a se stessa e ai propri principi e lasciando definitivamente la sua terra. Continua la sua professione di medico per 50 anni. Le vengono conferite dalla Presidenza della Repubblica le insegne di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Sceglie una forma di particolare di comunicazione con la sua terra che l’accompagna nel tempo della vita in maniera ininterrotta sino alla fine: la poesia. Un modo di comunicare che ha un suo tempo , che garantisce lentezza, pausa, distanza. Il suo ultimo libro "Alba e tramonto" viene presentato a Scilla il 21- 5- 2005 in occasione di quella serata , che la vede di nuovo protagonista nel suo paese, mentre lei vive ormai a Pescara con le figlie e i nipoti, viene ascoltata una registrazione da lei inviata con poche parole per i suoi concittadini. Il timbro è forte, è energico, l’emozione tra il pubblico è grande. Il suo libro viene presentato dalla Prof.ssa Maria Antonietta Ciccone,conoscitrice appassionata e storica del territorio scillese, che relaziona, calamitando il pubblico su: Antonia Paladino/un cammino di vita e di fede attraverso la poesia. È una relazione in cui trapela la nascita di un’amicizia tra le due donne,che si conoscono solo telefonicamente ma tra le quali nasce immediatamente intesa e complicità. Tra il pubblico della serata è presente il drammaturgo e regista reggino Rodolfo Chirico che scrive alcuni giorni dopo un articolo sulla Gazzetta del sud parlando di un reale miracolo culturale compiutosi grazie alla atmosfera creata da queste due donne e dedica alla Paladino una poesia " Poetici veli". È un omaggio che la dott.ssa Paladino riceverà con emozione e che le da la gioia di sapere di essere ancora circondata da tanto affetto nella sua terra. Tutta la sua esistenza è stata segnata da una guida spirituale molto forte quella di San Gaetano Catanoso, per il quale testimoniò alla causa di beatificazione. Padre Gaetano Catanoso , è stato per la Dott.ssa Paladino un fondamentale della sua esistenza e del suo spirito, Ave Maria e avanti in domino fu quasi un imperativo categorico dal quale lei dipese e che la condusse in modo paterno per le strade della vita.. Muore a Pescara nel 2008.
Dott.ssa Cardona Clelia