Morabito
Giuseppe
Giornalista.
Nato a Scilla il 2 giugno 1882 da Rocco e Concetta Arlotta.
Frequesntò il Liceo classico Campanella di Reggio Calabria su
consiglio dello stesso zio sacerdote che per primo aveva notato la
sua "vivacità intellettuale". Si avviò ben presto all'attività
giornalistica, componendo anche satire di costume e di personaggi
paesani. Vivendo in un epoca in cui il brigantaggio teneva sotto
scacco il paese del reggino, il Morabito scrisse un servizio sul
brigante Musolino, pubblicato dal Giornale d'Italia. Si narra che
passato qualche giorno al giovane giornalista scillese comparve la
figura del brigante che lo apostrofò: " Io sono un uomo d'onore, non
un ladro. Quel pollo del quale avete scritto l'ho comprato, non
rubato. Scrivete questo sul giornale".
S'iscrisse alla facoltà di Matematica e Fisica presso l'Università
di Roma e trasferitosi in belgio si laureò nell'ateneo di Liegi. In
tale città creò un Istituto con funzione propedeutica e mediana tra
gli istituti di secondo grado e l'Università di Liegi, dandogli il
nome di "Paumen". La direzione della scuola e 'linsegnamento non lo
distolsero dall'attività di giornalista: fu collaboratore del Mense
di Liegi, la Nation belge di Bruxelles, Il Giornale d'Italia,
l'Agenzia Stefani, Il Messaggero, L'Illustrazione Italiana.
Fondò la Lega italo-belga che raccolse personlità di spicco dei due
paesi; fu direttore del "La rivista politico-finanziaria" fondata
dall'avvocato Finocchiaro e direttore della redazione milanese del
Il Messagero. Strinse rapporti di stima ed amicizia con grandi
personalità del suo tempo da Vittorio Emanuele Orlando ad Antonio
Salandra, da Luigi Luzzatti a Gabriele D'Annunzio. Morì il 22
ottobre 1925. |