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Gioffrè Florio Antonio
Matematico e Preside. Nato a Scilla il 6 settembre del 1916 da Giuseppe Gioffrè e da Maria Antonia Florio. Dopo gli studi primari sviluppò una precoce passione per le figure geometriche e la matematica in genere, tanto da essere assecondato nell’approfondimento degli studi universitari presso la facoltà di matematica dell’Università di Messina, ove conseguì la laurea nel 1940. Furono anni difficili per il giovane Gioffrè, infatti, perse il padre in guerra e dopo un brevissimo periodo di servizio militare, in qualità di allievo ufficiale di artiglieria contraerea, nell’agosto del 1941 fu inviato in congedo illimitato perché figlio unico di madre vedova di guerra. Iniziò giovanissimo, nell’anno scolastico 1940-41, ad essere incaricato per l’insegnamento della matematica e della fisica in diversi istituti della provincia di Reggio ed a conseguire diverse abilitazioni fino ad ottenere l’idoneità all’insegnamento per qualunque scuola. Per il grande affetto verso la madre avviò una causa per essere autorizzato ad aggiungere al cognome “Gioffrè” quello di “Florio” ed il Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, con un suo decreto il 15 giugno del 1961 ne autorizzò l’uso. Nella prima metà degli anni sessanta, a seguito del concorso a preside, lasciò l’insegnamento attivo per assumere una nuova responsabilità nella scuola e nello stesso tempo continuò a mettere a disposizione dei giovani la sua fine preparazione di matematico, contribuendo a facilitare la comprensione delle discipline matematiche a moltissime schiere di giovani suoi concittadini. Si interessò, tra l’altro, dello studio della geometria superiore e di quella differenziale e provvide a pubblicare solo alcuni degli argomenti da lui trattati. Si ricordano, infatti, L’inversione di Hirst rispetto ad una conica degenere; Risoluzione con metodo geometrico di problemi di analisi diofantea; La curva inversa di Hirst di un cerchio ( Tip. De Franco-1965). Il Preside Gioffrè Florio morì il 5 giugno del 1985, definito affettuosamente da molti suoi amici e discepoli il “professore della peripatetica vespertina”, ha donato conoscenza ed esperienza con generosità e semplicità.