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Famà Antonio
Ingegnere. Nato a Scilla l'8 gennaio del 1945 da Vincenzo e da Giroloma Caratozzolo. Dopo gli studi primari , conseguì il diploma di Perito Elettrotecnico presso l'Istituto Professionale Industriale "A.Panella" di Reggio Calabria e sul finire dello stesso anno, il 1964, si trasferì con l'intera sua famiglia negli Stati Uniti d'America, andando a risiedere nella cittadina di Port Chester nello Stato di New York, mèta anche di numerosi scillesi che in quegli anni dovettero emigrare per l'epocale piega della disoccupazione. Il Famà, giunto nella nuova "patria", dovette assolvere agli obblighi di leva e fu inviato in Vietnam, luogo in cui gli U.S.A. erano impegnati in una terrificante guerra. Ritornato illeso, riprese i suoi studi universitari presso il Manahattan College, conseguendo prima la laurea in Ingegneria Elettronica e specializzandosi poi al Politecnico di New York. Per le sue qualità fu assunto dall'Aviazione Civile (F.A.A.) , assegnandoto al reparto di Ingegneria dell'Aeroporto Internazionale " La Guardia". Nel 1986, la F.A.A. si trovò ad affrontare una seria difficoltà poiché, a causa di lavori per l'allargamento della prigione di Rikers Island, avrebbe dovuto rimuovere il Faro V.O.R. (Veri High Frequency Omnirage) dell'Aeroporto "La Guardia". Però il trasferimento in una diversa posizione non avrebbe garantito i limiti di sicurezza imposti: il rebus fu felicemente risolto dal Famà, che disegnò un riflettore a struttura iperbolica - somigliante ad un grosso piatto -, counterpoise ( contrappeso), su cui piazzare il Faro e con piattelli speciali, per assorbire ed attutire le interferenze, poste sull'orlo del "piatto". Altro problema fu quello di piazzare sull'acqua della baia il faro,a ciò si rimediò con la costruzione di una piattaforma con del legno fatto giungere appositamente dall'Africa. Antonio Famà, però, non vide realizzata la sua felice intuizione, morì in un incidente d'auto il 7 novembre 1988. A lui i cittadini scillesi intitolarono la via della casa natìa, che lo vide muovere i primi passì e che sin da piccolo mostrò il suo brillante ingegno. |