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Bova Mariano (o Bovi Mariano)
Incisore. Nacque l'8 dicembre 1757 da Francesco e Caterina Dieni, fratello minore di Rocco non volle intraprendere gli studi scientifici poiché aveva predilezione per il disegno. Sin da bambino sprigionava dappertutto il suo estro per il disegno tanto da indurre i genitori a fargli frequentare la scuola del pittore De Dominicis e quella dello scultore Sammartino entrambe a Napoli. Poiché il giovane Mariano eccelleva nell'arte dell'incisione fu notato dal dotto cugino Antonio Minasi, il quale si preoccupò di fargli frequentare la scuola del maestro Fiorentino Bartolozzi in Inghilterra, conosciutissima in quel tempo. L'impresa non fu facile poiché il Minasi per raggiungere il suo fine ebbe a sfruttare la sua amicizia con Sir Hamilton, ambasciatore inglese alla Corte di Napoli. Dopo un triennio di studi e lavoro, la fama del Bova si diffuse tanto da essere sommerso di copiose ordinazioni; la sua opera si ispirava a disegni di vari artisti quali Mayer, Westal, Du Creu, William Loch, Salvini, Pellegrini ma anche Raffaello, Veronese, Correggio e tanti altri. Numerose le sue opere di vario genere, molto ammirati i ritratti, tra i quali quelli della Regina di Francia, della principessa del Galles, di Luigi XVI, di Enrico Swinburne. Si ricorda in particolare l'opera riproducente la famiglia reale di Napoli su disegno della pittrice Angelica Kaufman, tale opera infatti rappresenta la sua arte sia " per la verità delle fisionomie, sia per il tono del colore, le tinte locali, le impercettibili sfumature che danno a tutto l'insieme un'armonia e una serenità insuperabile". Tornato in Italia si stabilì a Messina dove gli fu dato l'incarico di professore di disegno nel Collegio Reale, curò le stampe fatte disegnare dal frate Antonio Minasi che illustravano vari posti della Calabria e di Scilla. Morì il 9 aprile 1813 e le sue spoglie furono sepolte nella chiesa dei Cappuccini a Messina; un suo ritratto, dipinto dal Pellegrini, fu custodito dalla Società degli incisori a Londra.