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Benedetto Agostino
Pittore e incisore. Nato a Scilla il 5 novembre 1945 da Giuseppe e da Angela Varbaro, sin dai primi studi manifestò una grande passione per il disegno. Assecondandolo in quella che era la sua vocazione artistica, i genitori gli fecero frequentare l'Istituto Statale d'Arte di Reggio Calabria ed ancora giovanissimo concluse brillantemente gli studi. Mantenne sempre vivo il desiderio di completare la propria preparazione sempre alla ricerca di nuove metodologie e di nuove tecniche. Frequentando l'Accademia di Belle Arti di Brera fu allievo di grandi maestri quali Tito B. Varisco, Antonio Molinari, Luciano de Vita, Guido Ballo, Pompeo Borra. Si diplomò in pittura e scenografia e si dedicò all'insegnamento in vari Licei; ben presto, però, lasciò questa attività per dedicarsi con maggiore libertà espressiva alla sua vena creatrice. Fu pittore, incisore di acqueforti, direttore di scena, fotografo artistico. All'iniziale realismo subentrò un'arte informale che lo indusse alla stilizzazione, alla scomposizione della figura da dove vennero fuori gli elementi della sua nuova metodologia "lucida". Fu eccellente scenografo, dipinse scene per il Piccolo Teatro di Milano ed illustrò opere quali: La Cavalleria Rusticana, Il Mefistofele, La forza del Destino, Re Lear, La figlio di Jorio, Il Conte di Lussemburgo e molte altre. Molteplici furono le sue opere di incisore e le partecipazioni a Mostre collettive e a Rassegne. Morì giovanissimo, a soli ventotto anni, a Milano nel 1973.