Modello Scuola
a cura di Antonio Pirrotta
Lettera inviata ai sindacati ed al Sig. Ministro della Pubblica Istruzione (marzo 2012)
Siamo Insegnanti Tecnico Pratici, colpiti da un disagio crescente, in una gestione del sistema scuola che ci ha reso ai margini. La dovuta premessa serve per motivare perché ci siamo organizzati con un sito web itpscuola.it che in pochi mesi ha già 4.500 contatti e partecipiamo a un confronto molto aperto con un gruppo di discussione su face-book iostocongliitp, anch’esso con migliaia d’interventi.
L’analisi dello stato dell’arte in cui oggi si ritrova la scuola italiana, è il ricordo dell’ultima riforma scolastica, che ha gestito uno dei pilastri più strategici della nostra Nazione con la politica dei tagli lineari.
Il contesto del periodo storico, sociale ed economico in cui sono avvenuti i predetti tagli lineari, rappresenta un’Italia stretta nella morsa dell’evasione fiscale, della corruzione, dei costi della politica, delle auto blu, di molti lavori pubblici mai completati.
Tutti problemi molto gravi e preoccupanti denunciati da alte autorità dello Stato.
Gli alti principi di massima condivisione e concertazione quindi, fino a qualche tempo addietro, non sono stati seguiti, le scelte politiche sui tagli della scuola sono state scelte unilaterali. Non possiamo accettare un’eredità di una scuola disboscata, in nome di una crisi che non ci appartiene, come professori e cittadini.
Oggi si parla molto di politiche delle riforme strutturali.
Sicuramente la strategia di quest’ultima visione politica, dovrebbe essere la scelta più avvincente e vincente.
Le nostre proposte sono allegate alla presente, (All. 1 – All. 2) insieme al cortese invito di far convocare dal Ministero della Pubblica Istruzione gli STATI GENERALI DELLA SCUOLA.
Certi che prima di poter parlare di riforme strutturali in un settore così importante come la scuola, non si possa accondiscendere a tavoli di discussione veloci, magari con la paura dello spread alle costole.
Siamo altrettanto convinti che la nuova unità sindacale, l’unità sociale, la nuova politica debba attraversare scelte condivise.
Il merito, il virtuosismo, l’uguaglianza e la qualità sono alcuni dei valori imprescindibili del nostro mondo scolastico. Crediamo sia doveroso che le testimonianze le facciano anche gli attori principali che vivono nella scuola e che i giovani studenti continuino a sognare e sperare un futuro migliore e possibile.
Per quanto sopra esposto resto (restiamo) in attesa di una Vostra risposta, con il consenso di poterla pubblicare sul sito itpscuola.it.