LA
SCUOLA LABORATORIO
La
Scuola vista con gli occhi di chi la vede e la vive ogni giorno
Siamo coscienti della
moltitudine di situazioni e disagi che affliggono la scuola
pubblica italiana, sappiamo delle continue e corpose richieste
da parte di tutta la categoria, vogliamo unirci a tutti cercando
di spiegare l’importanza della scuola laboratorio e di proporre
le nostre soluzioni affinché si possa trovare l’ascolto e
soprattutto le azioni che potrebbero risollevare tutto il mondo
della scuola.
I docenti ormai hanno
bisogno di un ambiente lavorativo sicuro, non solo in termini di
struttura scolastica, ma anche di strumenti didattici di tipo
informatico, cercando di tutelare anche gli studenti che ne
fanno uso nella didattica.
Siamo convinti che la prima agenzia
educativa di questa Nazione debba tutelare i minori in ogni fase
della crescita educativa, compreso la tutela dalle dipendenze
dai siti internet violenti e messaggi multimediali subdoli,
pertanto, iniziamo la nostra richiesta con l’inserimento di una
specifica normativa
che imponga l’uso di firewall nelle scuole italiane, con
l’istituzione di una
figura docente che sia l’amministratore di rete didattica.
Inoltre, riteniamo sia imprescindibile
ed urgente l’istituzione di una mansione docente per la gestione
della biblioteca
scolastica (biblioteca che deve diventare ormai
all’avanguardia con l’istituzione della
biblioteca on-line),
da impiegare nelle scuole o reti di scuole che abbiano almeno
mille alunni. In una società in cui tutto è connesso non si può
ancora aspettare di connettere in rete il grande patrimonio
culturale presente nelle biblioteche scolastiche.
Crediamo che la gestione centralizzata
di una Web farm, che
gestisca il software per i servizi amministrativi e didattici e
l’uso di innovative applicazioni, porterebbe ad un immediato
contenimento della spesa pubblica scolastica, soprattutto se i
servizi di telefonia tramite il VOIP, le email PEC ed i
certificati di sicurezza SSL, siano concessi gratuitamente agli
Istituti scolastici. La
digitalizzazione della scuola deve cominciare con un
percorso unitario affinché si arrivi a concepire l’unione tra la
didattica base e quella digitale.
Le grandi aziende da
tempo garantiscono alle proprie filiali supporti avanzati di
gestione delle proprie sedi, riteniamo che sia ora che anche il
Ministero della Pubblica Istruzione si faccia carico di risorse
atte a garantire efficienza e completezza di servizi.
Riteniamo, ancora,
che
continuare a parlare di riforme strutturali senza ripristinare
il normale prosieguo del ciclo lavorativo non è
un operazione che porta alla verità
e soprattutto che porti a buone soluzioni.
L’imperativo è lo
sblocco del turn over
nella pubblica amministrazione. Non si può parlare di
#buonascuola se si lavora sotto organico e soprattutto con
classi di 28-32 alunni.
Quindi la #buonascuola è
tale se il personale garantisce il regolare svolgimento del
lavoro in base al numero di classi presenti e la diminuzione del
numero di alunni per classe sarebbe la soluzione d’impiego di
tutti i precari storici che svolgono da anni lavoro di didattica
senza avere nessuna tutela giuridica, e anche quelli in esubero
determinati dal Ministero stesso ed infine una maggiore garanzia
di svolgimento delle lezioni.
Azzerare l'affitto degli edifici
pubblici scolastici in favore di strutture scolastiche di
proprietà dello Stato. Aumentare in modo strutturale i contratti
di telefonia per aziende pubbliche con il
sistema VOIP.
Fare
scelte etiche di
trasformazione di edifici scolastici in edifici autosufficienti
sotto il
profilo energetico,
con uso di energie rinnovabili e a zero CO2.
Riepilogo:
·
SCUOLA INFORMATIZZATA E PROTETTA PER IL BUON FUNZIONAMENTO DEL
LAVORO IN TUTTI GLI AMBIENTI SCOLASTICI E SCUOLA ENERGETICAMENTE
SOSTENIBILE
·
ORGANICO EFFICACE ED EFFICIENTE ED ORGANIZZATO PER INTEGRARE E
SUPPORTARE ANCHE LA DIDATTICA TIPO
·
ADEGUARE SUBITO IL NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE COSICHE’ SI POSSA
IMPIEGARE IL PERSONALE SIA IN ESUBERO (DETERMINATO DALLA RIFORMA
GELMINI) SIA IL PERSONALE PRECARIO STORICO E DARE MAGGIORE
SICUREZZA PER UNA DIDATTICA PROFICUA (ALUNNI PIU’ SEGUITI E
FAMIGLIE PIU’ TRANQUILLE)
Il
laboratorio: una realtà senza futuro
Segue il
dettaglio di nove punti richiesti dai Docenti di Laboratorio-ITP
1. Ripristino immediato del
monte ore dedicato
alle attività di
Laboratorio collegate in modo imprescindibile da una
programmazione didattica ministeriale nazionale, dove il tempo
scuola viene suddiviso con specifiche ore di teoria e specifiche
ore pratiche per svolgere esperienze di laboratorio suddivise
per moduli didattici. Dove n moduli didattici producono n ore di
teoria e n ore di laboratorio, per ciascuna disciplina,
producono competenze distinte per ciascun biennio e triennio;
2.
Il mantenimento della titolarità della
scuola, laddove i fabbisogni e piani formativi lo consentano
attraverso l’istituzione dell’organico potenziato;
3.
La possibilità di
riconversione
professionale, a domanda, su altre classi di concorso
affini, anche trasversale nei bienni e nei trienni degli
istituto tecnici e professionali;
4. Riconversione volontaria su sostegno. Per quanto attiene questo specifico punto
si ricorda che gli Insegnanti tecnico pratici sono i più
abituati alla collaborazione attiva con altri colleghi e
sicuramente predisposti all’attività di sostegno all’interno
della classe. Per la specificità dei loro insegnamenti, sono
indicati all’integrazione degli allievi nel lavoro di gruppo e
quindi ad aiutare il singolo allievo alla collaborazione
fattiva;
5.
L’istituzione di posti di ruolo ITP nell’alternanza
scuola lavoro e nell’istruzione e
formazione professionale;
6.
La previsione della nuova
titolarità di “Rete”,
come soluzione per rispondere alle esigenze del territorio, e di
progetti integrati tra scuole di pari grado o di ordine diverso,
da estendere anche alle
reti di scuole, sia verticali che orizzontali;
7.
Percorsi di formazione legati ai livelli
retributivi, dove il merito e la capacità professionale siano
valorizzati economicamente attraverso degli indicatori
professionali individuali. Garantendo
indipendenza da
valutazioni terze, e che non diano adito
a valutazioni clientelari;
8.
La valutazione dei titoli
acquisiti in itinere dai docenti;
9.
Allargamento base d’insegnamento: possibilità d’insegnamento
dalla scuola secondaria di secondo grado alla scuola secondaria
di primo grado in base a specifiche classi di concorso affini.
Alcuni punti di questo
documento sono stati discussi nei convegni/assemblee organizzati
da docenti di laboratorio – ITP tenutesi a:
·
Lamezia Terme (CZ)
16 Agosto 2012
·
Scilla (RC)
04 Luglio 2013
Il
testo è stato aggiornato, attualizzato e completato con
ulteriori proposte.
Il
documento sarà condiviso in rete con il seguente hashtag:
#lascuolalaboratorio
Seguono
firme
Prof.
Pirrotta
Antonio
Prof.ssa
Sicoli Teresa