02 Aprile 2005
Il mondo intero Piange Sua Santità Papa Giovanni Paolo II
Roma - Lunedi 4 Aprile 2005 - ore 9,00
Inizia la lunga fila di attesa per rendere omaggio al nostro Santo Padre
La serenità delle persone è la prima cosa che colpisce
I bambini, i bambini non piangono, non fanno capricci
Questa immagine la si è vista appena girato l'angolo da una stradina
I giovani non hanno abbandonato Giovanni Paolo II
Continua l'attesa...
Alcuni bambini si affacciano da una finestra di un palazzo di via della Conciliazione
Continuano gli applausi, questa volta sia al Santo Papa sia ai bambini
Ci facciamo coraggio... forse altre due ore...
Siamo fermi... si canta
Adesso ci ritroviamo a gridare quello che è stato gridato nel Giubileo del 2000 oppure a Loreto nel 2004
L'onda d'amore continua a spingerci in avanti..il canto nasce spontaneo e si canta.. Alleluia.. Alleluia
San Pietro sembra vicina ma continuiamo a rimanere fermi
E' già mezzogiorno, abbiamo le telecamere di tutto il mondo puntate addosso
Centinaia di persone, ragazzi con il loro disegni, giovani con le loro poesie
Non sappiamo cosa accadrà a queste preghiere, a questi pensieri, a questi disegni forse non deve accadere proprio nulla perchè tutto è già accaduto.
Anche i giovani di Scilla hanno lasciato un messaggio d'amore
Il nostro piccolo gesto viene sistemato al centro della piazza
Ai piedi dell'obelisco dove sono sepolte alcune relique della Santa Croce.
Stiamo tornando a casa, questa breve sequenza di foto è la più suggestiva
Grazie Padre Santo!
Già da 2 giorni e due notti migliaia di persone, soprattutto giovani vegliavano la lenta agonia del
"Grande Papa Polacco"
Canti, applausi, preghiere, si rincorrevano come fossero
onde d'amore che spontaneamente nascevano
dal cuore di tutti i presenti e riecheggiavano nell'aria di Roma
Niente spintoni, niente urla, ma preghiere, canti e tanto silenzio
E' come se sapessero che oggi si debba fare solo questo:
mettersi in fila con mamma e papà
Ci siamo subito immessi in via della Conciliazione,
l'effetto è stato di ritrovarsi in lacrime
E' nei nostri cuori ...e noi siamo nel Suo...
Hanno scritto uno striscione e lo alzano per molto tempo:
"Viva il nostro caro Papa"
I bambini commuovono la folla, si cammina ancora un poco...
"Giovanni Paolo"
Un ritmo nato dal cuore di tanti giovani...questo stesso applauso
a ritmo costante sarà riconosciuto in tutto il mondo
Siamo al centro del mondo..ma siamo con il cuore infranto...siamo qui a cantare
"...si stiamo cantando ancora..."
E' nato un modo di lasciare un segno.. un gesto d'amore per entrare nella storia stessa dell'amore
Al centro della piazza vengono lasciati i propri pensieri
Fuori le mura vaticane in un sottopassaggio questi poster scritti dall'Azione Cattolica" non passano inosservati, sarà l'ultima immagine della giornata che resterà impressa in noi.
"Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di bellezza e di durevole amore."
"Non abbiate paura e non stancatevi mai di ricercare le risposte vere alle domande che vi stanno di fronte. Cristo, la Verità vi farà liberi."
"Non abbiate paura di proclamare, in ogni circostanza, il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente."
"Non abbiate paura di aspirare alla santità. Del nuovo millennio fate un'era di uomini santi."
"Non abbiate paura, perchè Gesù è con voi. Non abbiate paura di perdervi:più donerete e più ritroverete voi stessi."
"Non abbiate paura di Cristo. Fidatevi di lui fino in fondo. Egli solo ha parole di vita eterna. Cristo non delude mai."
"Non abbiate paura di dire "si" a Gesù e di seguirlo come suoi discepoli. Allora i vostri cuori si riempiranno di gioia e voi diventerete una beatitudine per il mondo. Ve lo auguro con tutto il cuore."
"Non abbiate paura di aprire le porte a Cristo. Si, spalancate le porte a Lui. Non abbiate Paura!"
XVIII Giornata mondiale della pace
Discorso ai giovani 21 marzo 1997
Roma 15 Agosto - Giubileo 2000
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02 Aprile 2005
Il mondo intero Piange Sua Santità Papa Giovanni Paolo II
Già da 2 giorni e due notti migliaia di persone, soprattutto giovani vegliavano la lenta agonia del
"Grande Papa Polacco"
Canti, applausi, preghiere, si rincorrevano come fossero
onde d'amore che spontaneamente nascevano
dal cuore di tutti i presenti e riecheggiavano nell'aria di Roma