Uomini di questo mondo
Nel gennaio 2010 ho pubblicato sul sito della Parrocchia di Scilla
questa riflessione:
In questi giorni molti di noi hanno avuto modo di
vedere un filmato terribile, sia su internet, sia nella trasmissione di
Annozero, sera di giovedì 14 gennaio.
Ciascuno di noi nel corso dei propri anni di vita
vissuta porta con se molte immagini, alcune delle quali in base alla
personale sensibilità umana rimangono impresse nella propria mente.
Ebbene in questo filmato si ha modo di vedere degli
emigrati morti nel deserto, uomini respinti da tutto e da tutti.
Mentre scrivo ho davanti a me un libretto che è
rimasto sulla scrivania da mesi come un oggetto di compagnia, di solito
basta guardarlo per sentirsi rassicurati, nel pensare che questa carta
non permetterà mai a nessuno di oltrepassare il limite del rispetto
della vita, della dignità umana.
Purtroppo non è sempre così, sto parlando della
dichiarazione universale dei diritti umani. Tra i molteplici articoli
leggo l'art 3.
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà
ed alla sicurezza della propria persona.
Il silenzio del deserto attraversa il silenzio del
video per entrare nella nostra mente, le scene del film si fermano in
una foto, l' immagine di un uomo che è morto pregando, inginocchiato con
la faccia per terra.
L'immensità del deserto e un uomo solo, morto di
stenti.
E' questa immagine che ci porteremo nel cuore e
nella mente, in questo inizio anno del 2010, li nel deserto c'è un uomo
che parla al mondo con il proprio corpo, che con quel gesto continua ha
sconfiggere i potenti della terra.
Uomini che non si sono mai chiesti a che serve
essere potenti quando non si è capaci di essere magnanimi?
Antonio Pirrotta
"Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri
allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho patria e reclamo il
diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato,
privilegiati e oppressori dall'altro.
Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri"
Don Lorenzo Milani